venerdì 10 luglio 2009

NUCLEARE: TUTTO DA PERDERE

Ieri è stata scritta un’altra pagina nera per la nostra democrazia: il governo Berlusconi ha imposto agli italiani il ritorno al nucleare attraverso il disegno di legge sviluppo, approvato in via definitiva al Senato. Questa proposta era stata già respinta dai cittadini, attraverso un referendum, nel 1987.
Si tratta di una questione che riguarda l’intero popolo italiano ed i cui effetti si ripercuoteranno sulle generazioni future, e tutto questo avviene senza che la popolazione possa esprimere il suo parere. Che il grado di democrazia del nostro Paese si fosse notevolmente abbassato era ormai noto da tempo, ma dopo quest’ultimo scellerato disegno di legge credo si siano superati davvero i limiti della decenza.
Insomma, mentre Obama va avanti con la sua politica verde, il nostro governo ha fatto fare al nostro Paese un passo indietro spaventoso, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini, al sol fine di rimpinguare le casse di pochi imprenditori senza scrupoli e di assoggettarsi alle lobby del nucleare.
La scelta di questa energia obsoleta non è un segnale di sviluppo, né di risparmio. Il nucleare di terza generazione (tra l’altro già vecchio di 50 anni) è pericoloso, dispendioso, ambientalmente distruttivo e, sul piano della salute, una bomba ad orologeria. E non è sicuramente la risposta giusta al problema energetico esistente. Basti pensare che, a pieno regime, esso non riuscirà a soddisfare neppure il 10% del fabbisogno energetico nazionale. Inoltre non sappiamo ancora neanche come smaltire le scorie radioattive, e nessuno in merito ha mai trovato una risposta. E di fronte a tutto questo e ai pericoli scientificamente provati del nucleare di terza generazione, il governo Berlusconi che fa? Approva una legge per riportarlo in auge.
Il nostro Paese ha una posizione geografica invidiabile, al centro del Mediterraneo, chilometri e chilometri di coste, sole per 11 mesi all’anno, ricco di fonti alternative e innovative. Avremmo potuto investire in quello che la natura ci ha donato, nel solare, nell’eolico e creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per l’imprenditoria. Ma così non è stato, perché questo Governo pensa agli interessi dei soliti furbetti e non ai cittadini.
Tra l’altro, l’Italia ha bisogno di investimenti concreti nelle energie pulite perché è inadempiente rispetto agli obblighi comunitari relativi al protocollo di Kyoto e anche perché sarebbero un volano di innovazione e nuove occupazioni, come dimostrano le esperienze della Spagna, della Germania e di molti altri Paesi tecnologicamente avanzati.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

LE SCORIE AD ARCORE

giovanni ha detto...

ma state sempre a rompere le "pale"....allora mettiamo le pale eoliche dappertutto,anche a casa vostra,che ne dite?

Anonimo ha detto...

E' quello che sta facendo il nostro sindaco. Avete letto l'articolo-inchiesta su l'attacco.
Tra Stornarella e Orta Nova più di 170 pale eoliche. SoLo a Stornarella se ne prevedono a breve l'installazione di circa 70 (DICO 70). e i numeri sono al ribasso. Ai cittadini andranno solo le briciole, mentre per stornarella una foresta di pale (IL CHE PER UN TERRITORIO AL 100% AGRICOLO NON E IL MASSIMO).
E il bello è che il sindaco se la prendeva con i furbetti per otto mini aerogeneratori (da 1 MW) dicendo che deturpavano l'ambiente quando già ne aveva in mente un centinaio di "grandi" aereogeneratori (2 MW).
Alla faccia dei furbetti. Qui si va a guardare la pagliuzza negli occhi del prossimo e non si guarda la trave che si ha nei propri di occhi.
Ragazzi non fatevi manipolare da questi avvoltoi. Aprite gli occhi fatevi un'analisi su come si sono evolute le vicende politiche degli ultimi mesi e vi ritorneranno un sacco di cose: il sindaco che prima si ritira e poi torna sui suoi passi, i 1700 voti, gli "sforzi" fatti nella campagna elettorale, gli assessorati "ad hoc", le promesse, le menzogne, gli inganni.
Apriamo gli occhi prima che sia tardi.
STORNARELLA LIBERA.

Anonimo ha detto...

A proposito avete visto chi finanzia le "notti magiche" di Stornarella.
Una famosa azienda di eolico.
Sarà la stessa che avrà finanziato anche la campagna elettorale?