mercoledì 15 luglio 2009

Inceneritori di rifiuti: 4 sindaci latitanti.

di Maria Lucia Tummolo

Il 9 Luglio ad Orta Nova il giornale web Terra Nostra si è presentato ai cittadini. Invitati ma assenti senza giustificazione alcuna, dopo l’attentato al direttore, ben 4 sindaci (Moscarella, Palomba, Monaco e Silba) su 5 invitati (presente solo Pandiscia, sindaco di Ordona sempre molto disponibile verso le iniziative di ‘’Terra Nostra’’). I rappresentanti istituzionali di 4 dei 5 Reali Siti hanno offerto come al solito un bell’esempio: insomma hanno dato modo all’opinione pubblica di valutare quanto sia profondo il loro interesse per le problematiche ambientali. Come si potrebbe interpretare la loro vistosa assenza? Disinteresse, insensibilità, negligenza o un volersi sottrarre ad un impegno pubblico per salvaguardare il territorio, dove pur loro stessi vivono? Discutere pubblicamente spaventa perché impegna, confrontarsi poi con soggetti che non hanno padroni terrorizza. Meglio evitare situazioni imbarazzanti. Viene spontanea una domanda semplicissima e non serve nemmeno impegnarsi molto per trovare una risposta, poiché emerge da sola altisonante e scandalosa e non c’è neanche bisogno di vestirla di parole tanto è forte. Dunque, se ciò che fanno i nostri amministratori per l’Ambiente è lecito, se i loro intenti servono per combattere la pirateria ambientale, da qualunque parte essa provenga, da reati commessi da ignoti o reati i cui mittenti spesso sono proprio le Istituzioni (l’Italia è stata ammonita innumerevoli volte dall’Unione Europea proprio per i reati ambientali), come mai si sottraggono ad un confronto chiesto dai loro stessi cittadini? Chi pratica la cultura della legalità e della trasparenza non teme alcun confronto, non sfugge, non si limita ad un mero gesto di cortesia occasionale di ospite più o meno ‘’spontaneo’’ o di circostanza, a seconda dello stile di ciascuno dei nostri sindaci, ma ci si adopera fattivamente, in una maniera propositiva per analizzare la situazione e dare delle priorità alle proprie scelte amministrative. Ma c’è da prendere atto che la scala di valori di chi ci governa è un tantino in disordine. La vicenda relativa alla discarica di rifiuti pericolosi ad Orta Nova, i cui costruttori (Bonassisa) indagati sono ancora in prima pagina sui giornali, non ha insegnato nulla ai nostri sindaci. Gli amministratori continuano a viaggiare su sentieri che mai si incontrano con quelli percorsi della gente. Il dato costante che più li rende estranei al loro compito (rappresentare le popolazioni) è questa incomprensibile solidarietà di ruolo. Si potrebbe dire che l’Unione dei Cinque Reali Siti funzioni per davvero, ma solo per un assurdo patto trasversale tra i sindaci (stavolta, però è sfuggito Pandiscia), tradendo l’unico patto al quale dovrebbero tener fede, quello con i cittadini. Che dire, un ulteriore gesto che non dà loro né lustro, né onore. E mentre i grandi del mondo si sono recati all’Aquila per parlare di clima, di urgente riduzione di emissioni di anidride carbonica, i minuscoli rappresentanti locali, forse,volendo essere indulgenti, hanno trovato troppo faticoso percorrere pochi chilometri, o addirittura qualche metro per partecipare ad un incontro dove si parlava di salute e ambiente. Un patto a livello Mondiale si può fare, a livello locale tra i sindaci di cinque piccoli centri e la loro gente no. Questo mondo è davvero incomprensibile! Eppure, alla prossima campagna elettorale li ritroveremo sui muri delle nostre strade, insieme ad una folta tribù di altri politicanti, tutti con i loro volti stampati sui manifesti con uno stolido sorriso a dire ancora “fidati di me”.

(www.italiaterranostra.it)

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