mercoledì 22 aprile 2009

INVOLONTARIE SPIRITOSAGGINI

di Valerio De Angelis
La mia attanagliante curiosità mi ha spinto a visitare il sito internet in costruzione(www.vitomonaco.it) nel quale il nostro sindaco Vito Monaco fa sfoggio della sua malcelata vanità, cantandosela e suonandosela da solo. Cliccando sulla voce “il giornale” ho avuto il piacere ridanciano di leggere il secondo numero del giornalino “monaco sindaco.it” al quale, pochi giorni fa, avevo già dato una fuggevole occhiata mentre gustavo il consueto caffè pomeridiano al solito bar. La mia attenzione si è da subito focalizzata sull’articolo di spalla pubblicato in prima pagina, contenente l’immagine dell’aula consiliare municipale e intitolato “loro parlano di politica, noi pensiamo a Stornarella”. Ebbene, alcune frasi del primo cittadino che in esso vi sono riportate, devo confessarvelo cari lettori di “vox”, mi hanno fatto sganasciare dalle risate perché mi hanno fatto comprendere come l’attuale sindaco non sia neanche bravo ad incensarsi da solo, visto e considerato che nella presente occasione si è perso in un bicchier d’acqua contraddicendosi ingenuamente.Le dichiarazioni in questione sono le seguenti: “pd, pdl invettive che poco appassionano me”;“noi siamo qui per lavorare. Non per perpetuare discussioni infinite, inutili e accademiche sui temi di alta politica lontana dalle esigenze di un paese che vuole e deve continuare a crescere”. Di conseguenza gli interrogativi sorgono spontanei: ma come, Vito, non sei stato tu, tempo fa, a sollevare una polemica inutile e accademica(e aggiungo:abbastanza comica), rivendicando inopinatamente di essere il vero e autentico rappresentante stornarellese del popolo delle libertà, nonostante capeggi una lista civica alleata con il partito democratico? Non sei stato tu ad accusare Fausto D’agrosa di essersi candidato nelle file dell’originale PDL senza un’oggettiva investitura da parte della federazione provinciale?
Con questa sua ultima sortita dalle colonne del suo giornale, il sindaco ha dato prova di essere una persona capace di dire, involontariamente, delle spiritosaggini a sue spese.

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