lunedì 28 marzo 2011

Lettera inoltrata al Sindaco di Stornarella sulla questione "Piazza Umberto I"

AL SINDACO DI STORNARELLA Rag. Vito Monaco

ALL’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI

E.p.c.

AL CAPOGRUPPO F.L.I.

AL CAPOGRUPPO P.D.

AI CAPIGRUPPO P.D.L.

AL CAPOGRUPPO U.D.C.

AL CAPOGRUPPO “SOLIDARIETA’ E PARTECIPAZIONE”


OGGETTO: Rifacimento Piazza Umberto I. Pareri e quesiti.

A causa della risonanza sempre maggiore che la questione “rifacimento della piazza” assume tra i cittadini stornarellesi, in virtù dell’incarico pubblico che ricopro e in rappresentanza della forza politica di cui faccio parte, mi sento in dovere di esprimere alcuni pareri riguardanti l’argomento. Stando a quanto appreso nei giorni addietro, il progetto della nuova piazza ha assunto esecutività, e sembra che durante la primavera di quest’anno si avvieranno i lavori per la risistemazione di Piazza Umberto I. Francamente mi sarei augurato che di fronte ad un intervento che influenzerà non poco il "vivere quotidiano" dei cittadini stornarellesi, si fosse attuato un processo maggiormente "partecipativo". La piazza infatti, nel suo significato autentico, assume una posizione di secolare centralità, poiché essa è luogo fondamentale dell’incontro e dello scambio, dove si intrecciano cultura e storia, simboli e tradizioni. Essa ha trovato, anche nel contesto stornarellese una realizzazione, eminente e privilegiata. Infatti, la storia della nostra comunità, indica con tutta evidenza l’importanza della piazza quale centro vitale della città, sorta di palcoscenico dell’identità e del senso di appartenenza della comunità, che permette la manifestazione quotidiana della collettività e del potere cittadino. La piazza, dunque, si propone come una inesauribile rappresentazione della vita en plein air, una messa in scena “teatrale” concepita per accogliere la folla delle feste e delle ricorrenze, delle passeggiate, delle celebrazioni religiose. Ecco perché, di fronte ad una decisione tanto importante, mi sarei aspettato una maggiore accortezza nelle scelte ed una migliore ponderazione delle alternative. Il mio modesto parere in merito alla questione è che, in ogni caso, la piazza dovesse essere riqualificata anche perché, così com'è, non assomiglia vagamente all'idea di piazza che descrivevo pocanzi e che magari altre realtà territoriali già hanno. A tal proposito, dunque, mi sarei aspettato assemblee pubbliche, forum, dibattiti, tavoli di concertazione, workshop, somministrazione di questionari e tutti quegli strumenti di partecipazione che oggi più che mai non possono essere visti solo come adempimento a norme di diritto (basti pensare a ciò che afferma il recente Decreto Brunetta a riguardo) ma anche come obbligo morale nei confronti della collettività amministrata. Collettività che oggi va educata alla partecipazione; solo in questo modo si può ottenere il duplice vantaggio di responsabilizzare i cittadini , facendo comprendere loro la complessità della macchina amministrativa e le difficoltà che spesso si incontrano nel dover fronteggiare le scarse risorse a disposizione, e responsabilizzare la politica ad una maggiore attenzione verso le istanze e i bisogni della popolazione. Il cittadino oggi ha il diritto di divenire attore protagonista e di entrare a pieno diritto nella governance territoriale, sempre più concepita come rete, anello di congiunzione degli apporti di più attori. Purtroppo nulla di tutto questo. Peccato! Sarebbe stato un buon modo per coinvolgere i cittadini stornarellesi e renderli attivi e partecipi alle scelte pubbliche. Oggi proprio a causa di questo modo, direi quasi “privatistico”, di fare le cose, emergono nella popolazione i primi malcontenti, spesso neanche troppo pacati che si possono riscontrare nel parlare quotidiano e sul web. A tal riguardo segnalo l’apertura di un apposito gruppo su facebook, che in modo composto e partecipato cerca il confronto e l’opinione di tutti sulla questione. Quel confronto che purtroppo è stato negato ab origine (quando questi pareri sarebbero serviti). Tra le questioni più dibattute sicuramente quella relativa al verde e agli alberi siti in piazza Umberto I oltre che quella relativa alla chiusura al traffico. Emerge chiaramente, infatti, che molti dei miei concittadini non intendono privarsi delle piante che oltre al loro valore ornamentale e ambientale, rappresentano un “pezzo di storia” del nostro paese. La questione viabilità, invece incrocia pareri contrastanti, se da una parte è vero che la piazza dovrebbe essere luogo chiuso al traffico, è anche vero che ciò potrebbe causare alcuni effetti negativi: un impatto negativo sulla viabilità del paese e quello economico sulle attività commerciali site in centro. Evidentemente si tratta di una questione spinosa, ma è evidente che nell’affrontarla occorrerebbe rispettare e conciliare l’interesse di tutti. La città è di coloro che la vivono, e questa idea cozza con la logica, spesso precaria e fluttuante della politica che purtroppo è abituata a ragionare a breve termine. Lasciar scegliere ai cittadini sarebbe stato un modo efficace per accrescere il "valore" dell'opera, infatti proprio il valore di un'opera pubblica dipende dallo scostamento tra qualità attesa e qualità percepita; è evidente che il cittadino “decisore” è in grado di avere migliore cognizione della qualità attesa ed è in grado di esprimere un maggior apprezzamento sull’opera finale. Un cittadino partecipe, dunque, è un cittadino soddisfatto e di conseguenza un cittadino che riesce ad apprezzare e vivere meglio il suo paese. D’altra parte il coinvolgimento della popolazione avrebbe "dereponsabilizzato" gli amministratori, che avrebbero rivestito il ruolo di puri e meri esecutori della volontà popolare e che invece, in questo modo, rischiano di trovarsi sommersi da una valanga di critiche. A latere del mio parere intendo, inoltre, porre i seguenti quesiti: A. Essendo fortemente contrario all’estirpazione degli alberi siti in Piazza Umberto I, chiedo quali varianti possano essere apportate al progetto in tal direzione, e quali programmi possano essere avviati per una rivalutazione del verde pubblico (specie delle piante del centro-città); B. Se, in ordine alla decisione di chiudere la piazza al traffico, sia stato compiuto un opportuno studio sulla viabilità, sulle modifiche da apportare alla segnaletica stradale delle vie adiacenti (sensi unici, divieti di transito etc etc) e se sia stato valutato l'impatto economico che ciò potrebbe avere sulle attività commerciali presenti in centro.

Cordialmente.

Dott. Domenico Farina

Segretario I.D.V. di Stornarella

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